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Si, si d’inverno è meglio
dopo è più facile dormire e andare
oltre i pensieri con un libro di Lucrezio
aperto tra le dita
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I lunghi cappotti e gli stivali, le strade lucide di pioggia e il fuoco di legna, i volti nascosti dagli ombrelli, l’orizzonte celato dalla nebbia, la neve e il suo silenzio, le città assopite, il vento freddo sul viso, carezza di un’amante crudele, la brace di una sigaretta che brilla in un crepuscolo precoce, e i tappeti di foglie, le spiagge liberate, i risvegli sotto le coperte, le solitudini.
Nella tramontana che spinge i passanti alle loro case, nelle luci di un caffè ancora aperto, mi piace camminare, respirare, guardare. Tra le braccia dell’Inverno mi sento a casa mia, sono più forte, c’è più spazio per l’anima ed il pensiero, lì trovo suggestioni e storie meravigliose, gli incontri sono più rari e preziosi e l’abbraccio dell’amante è tepore e conforto, poi la nebbia mi avvolge e cambia volto a luoghi fin troppo conosciuti, mi trasporta dove è più facile essere, lontano, sconosciuto.
Ed infine, riposta la macchina fotografica torno a casa, tra i miei amori, felice.
Benvenuto Bellinverno.
Long coats and boots, roads shiny from the rain and wood fires, faces hidden under umbrellas, the horizon line blurred in the mist, the snow and its silence, the sleepy cities, the cold wind on my face, the caress of a cruel lover, a cigarette that shines at dusk, and the carpets of leaves, the liberated beaches, the awakenings under the bed-covers, solitude.
In the north wind that pushes pedestrians towards their homes, in the lights of a still open café, I like to walk, breathe, look. In winter’s arms I feel at home, I'm stronger, there’s more space for the soul and thought, there I find suggestions and wonderful stories, encounters are more rare and valuable, and the lover’s embrace is warmth and comfort, then the fog envelops me, altering the aspect of places too well known and carrying me to where it is easier to be, away, unknown.
Finally, after putting away my camera, I come back home, among my loves, happy.
Welcome Bellinverno
*Paolo Conte – La donna d’inverno